Google+

martedì 22 gennaio 2013

Recensione: Io sono Heathcliff, Desy Giuffré

TRAMA (dal sito ufficiale del romanzo): Elena Ray è una ragazza ricca e viziata, la sua apparente superficialità nasconde però le tipiche sofferenze adolescenziali. Damian Ludeschi è un affascinante ladro di strada, amante del pericolo e romantico sognatore, incapace di accettare l’abbandono del padre e di assecondare i voleri di uno zio violento e avido di potere. Le loro vite sembrano non avere nulla in comune, se non fosse per un’antica maledizione che lega entrambi alla vecchia tenuta conosciuta con il nome di Wuthering Heights, e ai loro storici proprietari: Catherine Earnshaw e il suo amato Heathcliff. Abbiamo imparato a conoscerli e ad amarli nel classico senza tempo Cime tempestose, che ha fatto palpitare tanti cuori, e ora li ritroviamo come spiriti disposti a tutto, anche ad appropriarsi delle vite dei due giovani protagonisti pur di avere una seconda possibilità di vivere il loro sfortunato e triste amore. Non sarà il destino a decidere per loro, ma il segreto custodito nell’epitaffio di una tomba, che dà vita al sequel fantasy di una delle storie più amate della letteratura inglese: «Le rocce ne saranno custodi. La brughiera prigione. Finché una Figlia di Sangue non giungerà per ridare il sale alle loro ossa. E la terra non griderà più i loro nomi».
Di questo romanzo ho letto tantissime recensioni, per lo più negative. Credo che alla base vi sia un grandissimo equivoco di fondo, o almeno io voglio sperare che di equivoco si tratti. Questo romanzo non è, e non può essere, il “sequel” di Cime tempestose, come invece è stato presentato. E’ un romanzo ispirato a Cime Tempestose, a parer mio. Cosa ben diversa, come tutti sappiamo. Non penso si possa fare un “sequel” di tale mostro sacro. Non si può fare un sequel di (quasi) nulla, per come la vedo io Sorriso.
L’ho letto in una giornata, metà sul treno e metà alla sera a casa. Una lettura piacevole, il romanzo è scritto in maniera gradevole, senza punte di eccellenza. E’ carino che all’inizio di ogni capitolo siano citati passaggi tratti dal celebre romanzo della Bronte. E’ un po’ adolescenziale, nel senso che… è una lettura per adolescenti, per ragazze, secondo me. Io sono un po’ fuori tempo massimo per leggerlo, ma l’ho gradito molto.
Visto così, è un buon libro.
Ha un pregio enorme, grandissimo: vi fa venir voglia di rileggere Cime Tempestose!

(Post pubblicato, in origine, qui)

1 commento:

Gingerhead ha detto...

Anche a me è piaciuto un sacco questo libro! E hai proprio ragione: ti fa rivivere l'incanto di cime tempestose e viene voglia di rileggerlo.
Sono una nuova follower, volevo farti i complimenti per il blog :)
Qui c'è il mio se ti va di passare: http://smell-ofbooks.blogspot.it/