Google+

domenica 13 aprile 2014

A proposito di ... "Dalla parte di Swann"

Ieri, dopo poco meno di due settimane, sono arrivata all'ultima pagina di Dalla parte di Swann, il primo dei sette libri di cui si compone Alla ricerca del tempo perduto. Il primo in assoluto, e per me. Mi spiego meglio: parecchie mie conoscenze si sono fermate a Swann; per me non sarà così. Non so ancora dire se arriverò a Il tempo ritrovato, ma di certo non mi fermo qui. Però, la lettura di Proust credo subirà un arresto, per ora. Siamo quasi alla fine della tesi, che diventa sempre più impegnativa, e io sono abbastanza stanca. Mi dedicherò a letture più leggere, e veloci. Il che significa anche più recensioni: state connessi!
Riprenderò magari dopo l'estate, nella mia nuova casetta in Germania, nella mia nuova vita.
Tornando a Proust... a casa possiedo il volume unico Newton Compton, e nella fisica impossibilità di reggere quel macigno ho deciso di scaricare Dalla parte di Swann sul Kindle. All'inizio mi spiaceva un pochino non affrontare una lettura così complessa su un cartaceo, ma alla fine sono stata felicissima della scelta. La possibilità di evidenziare, annotare, condividere ha reso la lettura ancora più attenta e concentrata. 

Mi dispiace di aver rimandato per tanto tempo questa lettura, davvero: sono sempre stata frenata dai giudizi esterni, e dal fatto che.. beh, insomma, sono sette tomi. Eppure, non è stato tanto difficile. Oddio, i libri leggeri e scorrevoli sono altri, ma non l'ho trovato eccessivamente pesante. è sicuramente una scrittura che viene incontro al mio gusto personale. La narrazione in prima persona, lo scandaglio dell'animo umano, la messa a nudo delle paure e delle nevrosi mi catturano sempre con forza. Il rapporto del narratore con la madre, i personaggi della famiglia, la paura di non riuscire ad addormentarsi, le riflessioni sulla letteratura, sulla lettura e sulla scrittura mi hanno avvinta, conquistata. Mi sono riconosciuta in tantissimi passaggi, in miliardi di riflessioni. Delle tre parti di cui si compone il volume, quella che in definitiva ho apprezzato meno è Un amore di Swann: anche lì sono descritti e analizzati i sentimenti di Swann e il suo rapporto con l'orribile Odette, anche lì ci si riconosce, si capiscono i sentimenti di lui o si vorrebbe pigliarlo a calci ma... la carica suscita-paranoia è meno elevata, e allora... mi piglia meno!.
L'ambientazione, invece, l'ho apprezzata sempre: sia quando si parla di Combray, sia quando si parla di Parigi. Dalle pagine (del Kindle :) ) esce un profumo irresistibile di Belle époque.

Per adesso, è tutto: non escludo di tornare su Swann, guardando le mie annotazioni sul Kindle

Nessun commento: